Visualizzazione post con etichetta Venezia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Venezia. Mostra tutti i post

venerdì 21 giugno 2024

IoSonoArte

Venezia
Naturadigit By Franco Baldan

Legno graffiato,
segni confusi,
arte incompresa
su muri abbandonati.

Mani inquiete,
spray di vanità,
sogni di gloria
in disordine sparsi.

Tra tavole e chiodi,
cercava il senso,
ma trovò solo
l'eco di un'illusione.

Nomi sbiaditi,
colori senza senso,
un'opera morta
nella polvere del tempo.

Testo generato con A.I.

giovedì 22 dicembre 2022

Nightmares

Esposizione Internazionale d'Arte dal titolo Il latte dei sogni - Venezia 2022

Naturadigit By Franco Baldan

E' tempo ormai di mostrare 
anche i lati oscuri della nostra vita. 
Altrimenti uno potrebbe finire 
per credere che tutto sia soltanto divertente
Alfred Kubin

 

lunedì 19 dicembre 2022

 Esposizione Internazionale d'Arte dal titolo Il latte dei sogni - Venezia 2022

Naturadigit by Franco Baldan

“La chimica non era attrazione, nemmeno complicità, nemmeno legame: consisteva nel ribollimento ormonale senza spiegazione. La chiave di tutto era: senza spiegazione. Al di là del viso, del corpo, dell'odore, da qualche parte in qualcuno resisteva un campo energetico che manipolava le scintille cerebrali. Quelle del finire a letto.”

da Atti osceni in luogo privato di Marco Missirioli

venerdì 16 dicembre 2022

Memorie

Esposizione Internazionale d'Arte dal titolo Il latte dei sogni - Venezia 2022

Naturadigit by Franco Baldan
“Io ho fatto questo”, dice la mia memoria.
“Io non posso aver fatto questo”, dice il mio orgoglio e resta irremovibile.
Alla fine è la mia memoria ad arrendersi.
È terribile morire di sete in mezzo al mare. Dovete voi proprio mettere subito tanto sale nella vostra verità, sì che essa non estingua più neppure una volta la sete?
Al di là del bene e del male, Nietzsche

sabato 10 dicembre 2022

Danger

Biennale 2022
Naturadigit by Franco Baldan

Tra mille opere da contemplare 
lo sguardo si fissa su un avvertimento.
Tutta l'arte derubata da un cartello artistico.


martedì 8 marzo 2022

NonFarlo

"Stop Playing" di Lorenzo Quinn - Venezia Forte Marghera
Naturadigit by Franco Baldan

 

martedì 4 giugno 2019

Isola

Venezia
potrei chiedere 
alle braccia ai piedi 
di aiutarmi
gettarmi in acqua
alla paura una tregua
galleggiare per molto
in breve raggiungere
quell'isola che non c'è

giovedì 14 marzo 2019

Livia_vs_ Beatrice

Venezia

Tanto gentil e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umilta’ vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi si’ piacente a chi la mira,
che da’ per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender non la puo’ chi no la prova;

e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.

TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE DANTE ALIGHIERI

giovedì 6 dicembre 2018

Celeremo

Isola della Certosa - Venezia

Ci sono stagioni delle vita dove ci spogliamo
delle nostre consuetudini, pregiudizi, routine psicologiche.
Le cause sono molteplici, rarissime le volontarie.
In queste occasioni serve essere vigili e preparati.
Sono momenti fondamentali 
da dedicare alla auto-contemplazione
dei nostri più reconditi paesaggi interiori 
normalmente tenuti nascosti, 
celati soprattutto a noi stessi.
Osservarli può aiutarci oppure distruggerci.

domenica 2 dicembre 2018

Nottambulo

Giudecca - Venezia

“Cerco verità e bellezza nella trasparenza di una foglia d'autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva d’una schiena femminile, nella consistenza d’un vecchio tronco d'albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà. Alcune volte, mentre lavoro su un’immagine nella mia camera oscura, fa la sua comparsa l’anima di una persona, l'emozione di un evento o 'l'essenza vitale di un soggetto, e allora il cuore mi trabocca di felicità e libero il pianto, non riesco a farne a meno”.
da “Ritratto in seppia” di Isabel Allende.

Colori

Molino Stucky - Venezia
Il linguaggio dei sentimenti, del concreto, delle immagini e dei simboli costituiva un mondo che lei amava e nel quale spesso riusciva a entrare con una facilità sorprendente. Malgrado la sua inettitudine a livello concettuale (e “proposizionale”), si trovava a suo agio con il linguaggio poetico ed era dai stessa, al suo modo, con la goffa immediatezza che commuoveva una sorta di poeta naturale, “ primitivo”. 
da “L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks

Rifletto

Palazzo Tre Oci - Venezia

"Vi sono momenti, ed è questione di non più di cinque o sei secondi,
in cui si avverte la presenza dell’armonia eterna...
a cosa terribile è la chiarezza spaventosa con cui essa si manifesta
e Il rapimento estatico di cui ti colma.
Se questo stato durasse più di cinque secondi,
l'anima non riuscirebbe a leggerlo e sarebbe costretta a scomparire.
In questi cinque secondi io vivo un'intera esistenza umana;
per averli darei tutta la mia vita, né lo riterrei un prezzo troppo alto…. ".

Dostoevskij citato in “L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks

sabato 24 novembre 2018

Struttura

Celestia - Venezia
Una stratificazione continua di pensieri
compongono la rete inestricabile  di
quello che crediamo di essere.
Una incessante vagare alla continua
ricerca di qualcosa che dia un
senso logico all'enorme castello che
con grande fatica costruiamo
giorno dopo giorno senza sosta
con indefessa negligenza.

martedì 20 novembre 2018

Foto_d_(i)_io

Catalonia in Venice - 16. Mostra Internazionale di Architettura
La più importante scoperta psicologica di questo ultimo secolo è quella dell'immagine del ‘io’. 
Anche se non ce ne rendiamo conto, ognuno di noi porta con sé una sorta di fotografia o ritratto mentale di se stesso, che può risultare vago e mal definito al nostro sguardo cosciente, e in effetti può non essere riconoscibile consciamente. Ma è lì, completo si nei più minimi dettagli. 
Questa immagine dell'io è il concetto che noi stessi ce ne facciamo, è il ‘che genere di persona sono’, è il risultato di ciò che crediamo di noi stessi .
da “Psicocibernetica” di Maxwell Maltz

domenica 8 luglio 2018

Intro_Estro_Versione

Biennale Architettura 2018 - Venezia

Introspezione o estroversione, 
dopamina o acetilcolina?
Mi interessano di più le zone di confine, 
dove i mie pensieri si fondono con la realtà esterna
confondendo di entrambi i dettagli.
Una barriera invisibile,
un momento magico
quando si riesce a fluttuare
attraversando il vetro



sabato 20 gennaio 2018

Maria

Venezia
Balugina un minuscolo lumino
lampada votiva digitale.
Circondato quasi dilaniato da pece nera
densa asfissiante che emargina.
Ti chiamo, forse urlo, grido
bussando alla tua teca dorata
che beata mi ignori.

lunedì 31 luglio 2017

Armonie

Venezia - Corte del Duca Sforza
A volte capita che architettura e fotografia si amino.
Una fortuita armonia tra il creato naturale
ed il creato artificiale fusi nella luce particolare.

Click!

La magia di uno scatto.
Nessuno vedrà mai quello scatto
ma....rimarrà per sempre
impresso nella mente.

domenica 25 giugno 2017

Sogni

Giardino delle Vergini - Venezia

Dom Cobb: Eravamo persi quaggiù. 
Sapevo che dovevamo fuggire, ma lei non voleva accettarlo. 
Aveva chiuso qualcosa, qualcosa nel profondo, dentro di sé. 
La verità che una volta aveva conosciuto, ma che aveva scelto di dimenticare e non riusciva più a liberarsi. 
Così decisi di cercare quella verità, andai a fondo nei recessi della sua mente e trovai quel luogo segreto. 
Lo forzai e impiantai un'idea. 
Una semplice, piccola idea che avrebbe cambiato tutto: che il suo mondo non era reale.

Da "Inception" di Christopher Nolan

domenica 30 aprile 2017

Errabondo

Marghera-Venezia
Esistono due diversi modi per uscire a piedi
da una città e lasciarsela alle spalle. Il primo è
come venire fuori da una bolla di sapone, che
piano piano si allunga, si deforma, pare non 
volerti lasciare e poi invece esplode in una
nuvola di gocce ti accompagna ancora per 
un bel pezzo, con il suo odore di cemento e
polveri sottili. Il secondo è trovare una via di
fuga, una porta girevole tra l'urbe e il conta-
do, di solito un parco, una strada secondaria,
una pista ciclabile sull'orlo della metropoli.


Wu Ming 2, Il sentiero degli Dei