Osservavo la vasca dei pesci,
battezzando con nomi araldici,
distinguendo tra corporatura,
colore delle squame e
carattere intuito dai circolari percorsi.
Un fastidioso riflesso accecava.
Poi
la noia che non si lascia distrarre,
beffardamente chiese quanto tempo
avrei scialacquato ai bordi di quella stupida pozza.
Come sempre, incapace di rispondere, ho voltato le spalle.