Delta del Po
...e rimani solo, tutti sono scappati
non ti senti coraggioso ...e... che non sai dove andare.
Che importanza ha dove sarai colpito?
Sei convinto che sarà comunque letale!
Potranno dire che non hai volto le spalle,
ricordarti come un uomo di coraggio!
ma che differenza fa?
martedì 7 giugno 2016
domenica 29 maggio 2016
Asimetria
Monte Verena
L'immagine speculare è potente nel risvegliare l'attenzione fotografica.Non è però sufficiente, occorrono i difetti, piccole idiosincrasie,
un minuscolo neo che passerebbe inosservato se un'acutanza fotografica
non si mettesse a fare la bisbetica, rilevando a tutti, insignificanti differenze
che una volta manifeste finiscono per rovinare quell'iniziale apparente armonia.
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Montagne
domenica 10 aprile 2016
a(ma)r(tti)
Mantova
Ho consumato tante decadi
Ho visto albe e molte più lune sciogliersi nella luce del giorno
Mi sono lavato con acque dalle svariate latitudini
Conosco il tepore del sole nord e l'arroganza di quello del sud
Ho accarezzato donne dalle svariate sfumature
Condiviso e rifiutato opinioni di uomini diversi da me
Ma una domanda rimane senza risposta
Cos'è l'amore?
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Città
martedì 5 aprile 2016
Dicroico
Parco Naturale Regionale della Lessinia
L'immobilismo del saggio e l'andare del viandante.
L'orizzonte piatto e l'onda sensuale del rilievo.
Il silenzio pacifico e l'angoscia del vuoto.
Il fiato lungo e la respirazione meditativa.
Il sudore sulla fronte ed il brivido sulla nuca.
Il sole sulla faccia e il vento sulle spalle.
Gamba sinistra su e gamba destra giu.
Si alternano per tracciare un sentiero.
L'orizzonte piatto e l'onda sensuale del rilievo.
Il silenzio pacifico e l'angoscia del vuoto.
Il fiato lungo e la respirazione meditativa.
Il sudore sulla fronte ed il brivido sulla nuca.
Il sole sulla faccia e il vento sulle spalle.
Gamba sinistra su e gamba destra giu.
Si alternano per tracciare un sentiero.
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Montagne
lunedì 28 marzo 2016
Orrore
Camera dei Giganti - Palazzo Te - Mantova
“Io ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei.. Ma non ha il diritto di chiamarmi assassino. Ha il diritto di uccidermi, ha il diritto di far questo. Ma non ha il diritto di giudicarmi. E’ impossibile trovare le parole per descrivere ciò che è necessario a coloro che non sanno ciò che significa l’orrore. L’orrore ha un volto. E bisogna farsi amico l’orrore…orrore, terrore, morale e dolore sono i tuoi amici. Ma se non lo sono, essi sono nemici da temere. Sono dei veri nemici."da Apocalisse Now
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Città
domenica 28 febbraio 2016
M-generation
Metropolitana Napoli
A volte ci chiediamo com fosse la vita vita di sopra, ma non è vero interesse è un pretesto per parlare...per ricordarci di avere una voce.
Ero arrivato al 4 Underground e un mio amico più vecchio era stato al 6U. Ho sentito voci che parlavano di un 10U ma per me sono solo leggende.
A volte m sembra di sentire degli odori.... conosco bene l'odore del grasso degli ingranaggi, la puzza pungente dell'ozono rilasciato dallo sfrigolio delle rotaie ma non si tratta di questo. I miei amici mi prendono in giro dicendo che forse sento la primavera, un modo di dire per non darmi dello scemo.
Mi piace fare un gioco, osservare le facce di chi va dalla parte opposta. Quando mi sembra di aver già visto qualcuno sono felice e mi sento di appartenere ad una famiglia.
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Città
domenica 21 febbraio 2016
Eisoptrofobia
Centro Direzionale - Napoli
Eisoptrofobia
È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata degli specchi.
Temono di guardare agli occhi negli specchi grandi, specialmente quelli a corpo intero o maggiori. Le persona che soffrono dicatoptrofobia evitano di passare davanti agli specchi. Evitano anche di guardare se stessi negli specchi. Si sta ancora indagando se la paura è rispetto agli specchi oppure all’immagine della persona fobica riflessa in essi.
Eisoptrofobia
È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata degli specchi.
Temono di guardare agli occhi negli specchi grandi, specialmente quelli a corpo intero o maggiori. Le persona che soffrono dicatoptrofobia evitano di passare davanti agli specchi. Evitano anche di guardare se stessi negli specchi. Si sta ancora indagando se la paura è rispetto agli specchi oppure all’immagine della persona fobica riflessa in essi.
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Città
mercoledì 13 gennaio 2016
Cataplessia
Leggendo capita di incontrare termini che ti affascinano,
hanno un suono strano, un significato misterioso così inusuale che hai bisogno del vocabolario per fissarle nella memoria semantica.
Poi un giorno nel pieno di un'avventura in montagna, stanco, felice, scivoli distrattamente sul ghiaccio, ti rialzi sorridendo e la memoria semantica ti rifila una stilettata di ipocondriaca paura.
La cataplessia è un disturbo che causa una perdita del tono muscolare solitamente provocata da forti emozioni come pianto, riso, gioia ecc. e dal loro ricordo oppure avviene casualmente nel corso della giornata.
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Montagne
mercoledì 21 ottobre 2015
Sfumature
Sul cammino di San'Antonio - Padova
Se non fosse per la diversa gradazione del medesimo colorenon avrei rallentato, non avrei osservato, non avrei capito.
Due essenze straniere il bambù ed il salice entrambi flessibili
entrambe straniere che si dividono l'acqua ed il respiro.
Le lunghe fronde del salice accarezzano le lame robuste del bambù
in una danza, un breve momento di brezza occasionale
io.....fermo immobile..... percepisco una musica.
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Strade
lunedì 24 agosto 2015
Nubi
Piccole Dolomiti - Vicenza
Le nubi scendono
da dove non si sa
accarezzano rilievi, alberi e scimmie
Le nubi limitano la vista
imbrogliano, illudono
e le scimmie si perdono
Le nubi bagnano
intristiscono, malinconiche
e le scimmie piangono.
Le nubi se ne andranno
sulle creste più in là
e le scimmie le ricorderanno.
Le nubi scendono
da dove non si sa
accarezzano rilievi, alberi e scimmie
Le nubi limitano la vista
imbrogliano, illudono
e le scimmie si perdono
Le nubi bagnano
intristiscono, malinconiche
e le scimmie piangono.
Le nubi se ne andranno
sulle creste più in là
e le scimmie le ricorderanno.
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Montagne
sabato 22 agosto 2015
E(x)(s)tetica
Palazzo Pisani - Venezia
La bellezza sgangherata
L'estetica della linea zoppa
Le crepe conducono
nell'erba che
profana le fessure
allargando sgretolati marmi.
Sbiadiscono gli affreschi
graffiati da muffa e muschio.
Maschi incontinenti
elargiscono olezzi.
Voci e grida eruttati
d'intercalati affanculo.
La bellezza sgangherata
L'estetica della linea zoppa
Le crepe conducono
nell'erba che
profana le fessure
allargando sgretolati marmi.
Sbiadiscono gli affreschi
graffiati da muffa e muschio.
Maschi incontinenti
elargiscono olezzi.
Voci e grida eruttati
d'intercalati affanculo.
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Venezia
sabato 15 agosto 2015
Urlodagosto
Gatto Metropolitano
Questi sono giorni esistenziali essenziali.
Sono tra il continuo fluire insensato
segmenti estrapolati densi di senso.
Appare naturale, limpida, banale
la considerazione che oggi è sufficiente,
per una momentanea e salubre vacanza
dagli altri, rimanere immobili
accollando ai più (felici di farlo)
la fatica di allontanarsi.
Questi sono giorni esistenziali essenziali.
Sono tra il continuo fluire insensato
segmenti estrapolati densi di senso.
Appare naturale, limpida, banale
la considerazione che oggi è sufficiente,
per una momentanea e salubre vacanza
dagli altri, rimanere immobili
accollando ai più (felici di farlo)
la fatica di allontanarsi.
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domenica 9 agosto 2015
GIRA_SOLE
VENEZIA
Ho l'impressione che le lenti a contatto
si siano fuse con la mia cornea.
Quattro decine di gradi cuociono
piedi e gambe e spalle.
Ogni pensiero razionale evapora
verso una luce lattiginosa che mi avvolge.
Assomiglio allo stufato che inizia ad attecchire
annerendo alla pentola.
Ma sono intestardito!
Voglio risolvere un importante dilemma!
I girasoli inseguono il sole?
si siano fuse con la mia cornea.
Quattro decine di gradi cuociono
piedi e gambe e spalle.
Ogni pensiero razionale evapora
verso una luce lattiginosa che mi avvolge.
Assomiglio allo stufato che inizia ad attecchire
annerendo alla pentola.
Ma sono intestardito!
Voglio risolvere un importante dilemma!
I girasoli inseguono il sole?
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Venezia
domenica 2 agosto 2015
Pesce
Venezia
Ma se Venezia è un pesce
di quale specie stiamo parlando?
Un' orata modaiola?
Un branzino palestrato?
Un smilza sardina?
Un tondo rombo?
Uno scorfano segnato?
Una sporca seppia?
Oppure una poco probabile gonfia
balena che ha ingurgitato tanti pinocchi
che non vorrei mai salvare.
Ma se Venezia è un pesce
di quale specie stiamo parlando?
Un' orata modaiola?
Un branzino palestrato?
Un smilza sardina?
Un tondo rombo?
Uno scorfano segnato?
Una sporca seppia?
Oppure una poco probabile gonfia
balena che ha ingurgitato tanti pinocchi
che non vorrei mai salvare.
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giovedì 9 luglio 2015
Epilogo
Dolomiti Venete
Tutto questo veniva dal fatto di avere vissuto troppo a lungo,
penso Jenkins, ...di avere vissuto troppo a lungo, senza
riuscire mai a dimenticare. Sarebbe stata quella la parte più
difficile e più dura: lui non avrebbe mai potuto dimenticare.
Si volse, allora, e usci di nuovo dalla porta, e attraversò
la veranda. Andrew lo stava aspettando, ai piedi della scaletta
che conduceva lassù, al portello dell'astronave e ai
nuovi e strani mondi che l'astronave avrebbe toccato.
Jenkins cercò di dire addio, ma non riuscì a dire addio.
Se almeno potessi piangere, pensò. Ma i robot non
possono piangere
Tutto questo veniva dal fatto di avere vissuto troppo a lungo,
penso Jenkins, ...di avere vissuto troppo a lungo, senza
riuscire mai a dimenticare. Sarebbe stata quella la parte più
difficile e più dura: lui non avrebbe mai potuto dimenticare.
Si volse, allora, e usci di nuovo dalla porta, e attraversò
la veranda. Andrew lo stava aspettando, ai piedi della scaletta
che conduceva lassù, al portello dell'astronave e ai
nuovi e strani mondi che l'astronave avrebbe toccato.
Jenkins cercò di dire addio, ma non riuscì a dire addio.
Se almeno potessi piangere, pensò. Ma i robot non
possono piangere
da City di Clifford S. Simak
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domenica 5 luglio 2015
Massiccio di Cima d'Asta (TN)
Avrei bramato il cocuzzolo
Delle tue saette riempito i polmoni
Inzuppato cappelli e grandine
Deriso le tue inutili grida d'aria
Ignorato i tonfi e gli echi e le pietre
Disperata, nell'evitare lo stupro
Possedendoti avrei, esausto,
sulla tua liscia pendenza,
finalmente appagato
l'insaziabile
narcisistica
sete.
Delle tue saette riempito i polmoni
Inzuppato cappelli e grandine
Deriso le tue inutili grida d'aria
Ignorato i tonfi e gli echi e le pietre
Disperata, nell'evitare lo stupro
Possedendoti avrei, esausto,
sulla tua liscia pendenza,
finalmente appagato
l'insaziabile
narcisistica
sete.
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giovedì 2 luglio 2015
FotoNo
Feltre (BL)
Abbandono, incuria, muffa.
Eppure la bellezza rimane.
L'armonia della nostalgia!
E' questa ricerca che alimenta
la sempre più debole passione
per la fotografia.
Combatto debolmente
una battaglia contro il
forte desiderio
di uscire senza pellicola,
senza batterie,
ed infine senza nulla.
Abbandono, incuria, muffa.
Eppure la bellezza rimane.
L'armonia della nostalgia!
E' questa ricerca che alimenta
la sempre più debole passione
per la fotografia.
Combatto debolmente
una battaglia contro il
forte desiderio
di uscire senza pellicola,
senza batterie,
ed infine senza nulla.
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lunedì 8 giugno 2015
T(i)(re)more
Dolomiti Venete
Che delusione deve essere stata
per quel coraggioso uomo che
decise di raggiungere la cima
alla ricerca del corrucciato Dio.
Stanco, sudato, assetato,
avvolto da una gelida aria.
Laggiù al suo villaggio
cosa avrebbe raccontato?
Che sul' altissimo sasso
regnava un beato silenzio!
Che delusione deve essere stata
per quel coraggioso uomo che
decise di raggiungere la cima
alla ricerca del corrucciato Dio.
Stanco, sudato, assetato,
avvolto da una gelida aria.
Laggiù al suo villaggio
cosa avrebbe raccontato?
Che sul' altissimo sasso
regnava un beato silenzio!
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mercoledì 6 maggio 2015
Esplorazioni
Parco Tecnologico Vega - Venezia
Ebbi un sogno
Ebbi un sogno
che non era completamente un sogno.
Il sole radioso si era spento, e le stelle
vagavano oscurandosi nello spazio eterno,
disperse e prive di raggi, e la terra coperta di ghiacci
intenebrandosi ruotava cieca nell’aria senza luce;
il mattino venne e svanì, ritornò senza portare il giorno,
e nel terrore di questa desolazione gli uomini obliarono
le loro passioni; e ogni cuore
gelò in un’egoista preghiera di luce......
Il sole radioso si era spento, e le stelle
vagavano oscurandosi nello spazio eterno,
disperse e prive di raggi, e la terra coperta di ghiacci
intenebrandosi ruotava cieca nell’aria senza luce;
il mattino venne e svanì, ritornò senza portare il giorno,
e nel terrore di questa desolazione gli uomini obliarono
le loro passioni; e ogni cuore
gelò in un’egoista preghiera di luce......
da "L'Oscurità" di George Gordon Lord Byron (visse a Mira nel 1827)
lunedì 27 aprile 2015
ArtMeteo
Colli Berici
Sono del parere che alcuni soggetti fotografici
abbiano una vita artistica propria.
Potrebbero essere ammirati come si osserva
un'opera artistica in una galleria o in un museo.
Adoro contemplare quel grande artista
che è il tempo, l'uso sapiente del sole,
dell'acqua, del vento, del gelo e della forza di gravita
che giorno dopo giorno
abbatte l'effimero costruire umano per esporre,
con grande sapienza, la caducità della vita.
Sono del parere che alcuni soggetti fotografici
abbiano una vita artistica propria.
Potrebbero essere ammirati come si osserva
un'opera artistica in una galleria o in un museo.
Adoro contemplare quel grande artista
che è il tempo, l'uso sapiente del sole,
dell'acqua, del vento, del gelo e della forza di gravita
che giorno dopo giorno
abbatte l'effimero costruire umano per esporre,
con grande sapienza, la caducità della vita.
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Tracce
martedì 14 aprile 2015
Scrostando
Delta del Po
Ci fu qualcuno che pianto' un albero
Altri lo tagliarono quando fu grande e grosso
Ci furono fabbri che forgiarono il chiodo
Altri che dovettero toglierlo arrugginito
Ci furono alchimisti che inventarono i colori
Altri che grattarono le croste oramai sbiadite
Ci furono giorni di mare vivace e gioioso
Altri dove tutto si arenò nell'immobilità
Ecco il racconto di un pezzo di tavola
insabbiato nella spiaccia deserta.
Ci fu qualcuno che pianto' un albero
Altri lo tagliarono quando fu grande e grosso
Ci furono fabbri che forgiarono il chiodo
Altri che dovettero toglierlo arrugginito
Ci furono alchimisti che inventarono i colori
Altri che grattarono le croste oramai sbiadite
Ci furono giorni di mare vivace e gioioso
Altri dove tutto si arenò nell'immobilità
Ecco il racconto di un pezzo di tavola
insabbiato nella spiaccia deserta.
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Mare
mercoledì 8 aprile 2015
Appiccicaticcio
Delta del Po
Qualcosa con il tempo se ne va,
altre volte c'è bisogno di un solvente
aggressivo, come una tragedia,
un trauma, una malattia.
La felicità è altrettanto efficace
ma più difficile da reperire.
Quando le croste si mescolano con l'anima
allora tra queste trasparenze
si intravede il capolavoro che ognuno
è stato in grado di fare con la propria esistenza.
Qualcosa con il tempo se ne va,
altre volte c'è bisogno di un solvente
aggressivo, come una tragedia,
un trauma, una malattia.
La felicità è altrettanto efficace
ma più difficile da reperire.
Quando le croste si mescolano con l'anima
allora tra queste trasparenze
si intravede il capolavoro che ognuno
è stato in grado di fare con la propria esistenza.
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Mare
sabato 21 febbraio 2015
FS_Oriago
Oriago di Mira - Stazione
Passo del tempo seduto sulla panchina.Il vento di treni superbi incuranti di questa snobbata sosta.
Scorrono acquari abitati da pesci lessi.
L'erba cresce tra i binari.
La nebbia allarga croste di muro.
Odore pungente di ozono, surrogato del fulmine
generato dal pantografo costretto a sfregare senza sosta l'anima.
Un incessante alternarsi di quiete e velocità
di silenzio e fracasso per l'eternità del mio istante.
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Mira
martedì 20 gennaio 2015
Nebbioso
Oriago di Mira VE
...e se è vero che guardare solo alle punte delle proprie scarpe può condurre il naso a sbattere contro il palo e altresì probabile che guardando dritti avanti e con la mente troppo alta può condurre nuovamente il naso per terra inciampando.
Ecco che la nebbia con quel vedere limitato riconduce alla giusta inclinazione.
Vedo ma non troppo, quel tanto che basta per procedere.
Lentamente tutto si svela, all'inizio con contorni sfumati in bianco e nero e poi incoraggiati da qualche altro passo in avanti, in modo più definito.
Ma le tinte come le emozioni rimangono sempre velate forse sbiadite un po' dismesse.
Ed è questa caratteristica che mi fa amare la mia nebbia.
Ecco che la nebbia con quel vedere limitato riconduce alla giusta inclinazione.
Vedo ma non troppo, quel tanto che basta per procedere.
Lentamente tutto si svela, all'inizio con contorni sfumati in bianco e nero e poi incoraggiati da qualche altro passo in avanti, in modo più definito.
Ma le tinte come le emozioni rimangono sempre velate forse sbiadite un po' dismesse.
Ed è questa caratteristica che mi fa amare la mia nebbia.
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Mira
sabato 17 gennaio 2015
Nottambuli
Tuscia Viterbese
Il Giorno - Lo sai che esiste la luce?
La notte - Cosa intendi? Quella del sole?
Il Giorno - Si quella che scalda e acceca
La Notte - Mai vista!
Forse nelle ore in qui io vivo non c'è.
Di vedere la punta del mio naso mi basta
oltre
non c'è nulla che mi interessi.
Il Giorno - Mi sembra una stupidaggine
La Notte - E la tua ossessione per la luce?
Ti consideri più saggio di me?
Il Giorno - Hai ragione, mia buona amica.
Nell'aurore e nel crepuscolo
ci racconteremo ognuno del suo mondo.
Il Giorno - Lo sai che esiste la luce?
La notte - Cosa intendi? Quella del sole?
Il Giorno - Si quella che scalda e acceca
La Notte - Mai vista!
Forse nelle ore in qui io vivo non c'è.
Di vedere la punta del mio naso mi basta
oltre
non c'è nulla che mi interessi.
Il Giorno - Mi sembra una stupidaggine
La Notte - E la tua ossessione per la luce?
Ti consideri più saggio di me?
Il Giorno - Hai ragione, mia buona amica.
Nell'aurore e nel crepuscolo
ci racconteremo ognuno del suo mondo.
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Città
lunedì 12 gennaio 2015
Pozzi
Bagnaia - Tuscia Viterbese
Isaura, città dai mille pozzi, si presume sorga sopra
un profondo lago sotterraneo. Dappertutto dove
gli abitanti scavando nella terra lunghi buchi vertti-
cali sono riusciti a tirar su dell'acqua, fin là e non
oltre si è estesa la città: il suo perimetro verdeg-
giante ripete quello delle rive buie de lago sepolto,
un paesaggio invisibile condiziona quello visibile,
tutto ciò che si muove al sole é spinto dall'onda
che batte chiusa sotto il cielo calcareo della roccia.
da Le città invisibili di Italo Calvino
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Città
sabato 10 gennaio 2015
Pontificio
Bagnaia Viterbo
Avevo bisogno di riempire i mie occhi
di altri luoghi di altre Italie che per
storia hanno architetture diverse.
Con l'età amo meravigliarmi
delle Nostre differenze.
Non provo più quell' adolescente
superiorità e silenzioso mi gusto
il bel grigio della pietra di peperino.
Avevo bisogno di riempire i mie occhi
di altri luoghi di altre Italie che per
storia hanno architetture diverse.
Con l'età amo meravigliarmi
delle Nostre differenze.
Non provo più quell' adolescente
superiorità e silenzioso mi gusto
il bel grigio della pietra di peperino.
martedì 6 gennaio 2015
Finizio
Tuscia Viterbese
e con oggi ho finito le vacanze natalizie
ucciso definitivamente il 2014
ascolto i vagiti del neonato anno.
Due settimane trascorse
seppellendo ricordi,
castrando fantasie future.
Per la prima volta
erto sulla prua,
incurante del mare grosso
mi godo
lo schiaffeggio dell'esistenza.
e con oggi ho finito le vacanze natalizie
ucciso definitivamente il 2014
ascolto i vagiti del neonato anno.
Due settimane trascorse
seppellendo ricordi,
castrando fantasie future.
Per la prima volta
erto sulla prua,
incurante del mare grosso
mi godo
lo schiaffeggio dell'esistenza.
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Viaggi
venerdì 26 dicembre 2014
Ad(di)i_Natale
Arsenale - Venezia
Lui - Sei perfetta! Mandi tutto in fumo.
Lei - E' un giorno come un'altro.....non c'è più calore tra noi.
Lui - No! Ti spagli. Oggi le emozioni sono amplificate
Lei - Perché è Natale? Potevo dirtelo a Capodanno a Pasqua o a Ferragosto....sarebbe cambiato qualcosa?
Lui - Potevi cambiare tu!
Lei - Potevi cambiare anche tu!
Lui - Che strane scimmie siamo......imitiamo i pappagalli.
Lei - Che strano gorilla sei......non hai mai smesso di considerami la tua femmina.
Lui - E come dovevo considerarti?
Lei - Semplicemente la tua donna!
Lui - Sei perfetta! Mandi tutto in fumo.
Lei - E' un giorno come un'altro.....non c'è più calore tra noi.
Lui - No! Ti spagli. Oggi le emozioni sono amplificate
Lei - Perché è Natale? Potevo dirtelo a Capodanno a Pasqua o a Ferragosto....sarebbe cambiato qualcosa?
Lui - Potevi cambiare tu!
Lei - Potevi cambiare anche tu!
Lui - Che strane scimmie siamo......imitiamo i pappagalli.
Lei - Che strano gorilla sei......non hai mai smesso di considerami la tua femmina.
Lui - E come dovevo considerarti?
Lei - Semplicemente la tua donna!
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Venezia
domenica 30 novembre 2014
Amare_tti
Giardini Sant'Elena - Venezia
L’amore non esiste è un cliché di situazioni
tra due che non son buoni ad annusarsi come bestie
finché il muro di parole che hanno eretto
resterà ancora fra loro a rovinare tutto
L’amore non esiste è l’effetto prorompente
di dottrine moraliste sulle voglie della gente
è il più comodo rimedio alla paura
di non essere capaci a rimanere soli
L’amore non ha casa, non ha un’orbita terrestre
non risponde ai più banali meccanismi tra le forze,
è un assetto societario in conflitto d’interesse
l’amore non esiste…
L’amore non esiste è un cliché di situazioni
tra due che non son buoni ad annusarsi come bestie
finché il muro di parole che hanno eretto
resterà ancora fra loro a rovinare tutto
L’amore non esiste è l’effetto prorompente
di dottrine moraliste sulle voglie della gente
è il più comodo rimedio alla paura
di non essere capaci a rimanere soli
L’amore non ha casa, non ha un’orbita terrestre
non risponde ai più banali meccanismi tra le forze,
è un assetto societario in conflitto d’interesse
l’amore non esiste…
Fabi Silvestri Gazzè, L'amore non esiste
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Venezia
domenica 23 novembre 2014
RealVerità
Sant'Elena - Venezia
« Lo status della verità (fotografica) intesa in senso oggettivo, come corrispondenza ai fatti, con il suo ruolo di principio regolativo, può paragonarsi a quello di una cima montuosa, normalmente avvolta fra le nuvole. Uno scalatore (fotogafo) può, non solo avere difficoltà a raggiungerla, ma anche non accorgersene quando vi giunge, poiché può non riuscire a distinguere, nelle nuvole, fra la vetta principale e un picco secondario. Questo tuttavia non mette in discussione l'esistenza oggettiva della vetta; e se lo scalatore (fotografo) dice "dubito di aver raggiunto la vera vetta", egli riconosce, implicitamente, l'esistenza oggettiva di questa. »
Caro Popper non volermene anzi devi considerare questo mio parasittismo come un atto di grandissima stima nei tuoi confronti.
(K. Popper, Congetture e confutazioni, Il Mulino, Bologna 1972, p. 338)Nota di Naturadigit
Caro Popper non volermene anzi devi considerare questo mio parasittismo come un atto di grandissima stima nei tuoi confronti.
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Venezia
sabato 8 novembre 2014
Sub_Incubi
Papavero
Mi circonda tanta acqua
un liquido in continua discesa
qualcosa di grigio, non gelido
volutamente tiepido
mi bagna
mi specchia
mi osserva
mi spaventa
rompo la sua consistenza
con un calcio
istantaneamente si rattoppa
e la mia figura riflessa
si stira
si deforma
grottesco grottesca abnorme
infastidito e con i piedi bagnati scappo e scappo e scappo.
Mi circonda tanta acqua
un liquido in continua discesa
qualcosa di grigio, non gelido
volutamente tiepido
mi bagna
mi specchia
mi osserva
mi spaventa
rompo la sua consistenza
con un calcio
istantaneamente si rattoppa
e la mia figura riflessa
si stira
si deforma
grottesco grottesca abnorme
infastidito e con i piedi bagnati scappo e scappo e scappo.
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Fiori
giovedì 30 ottobre 2014
Bagliori
Opera di Heinz Mack all'Isola di San Giorgio - Venezia
C'è questa volontà di erigere
un'incontinenza del suolo
uno stupro al cielo
un furto dello spazio
un'ossessione di presenza
un'aspirazione ascensionale
nel verso obbligato.
Oggi mi ritrovo come se
la patente fosse scaduta
in contromano nel senso inverso
appiattito e con il desiderio
di scomparire nel sottosuolo.
un'incontinenza del suolo
uno stupro al cielo
un furto dello spazio
un'ossessione di presenza
un'aspirazione ascensionale
nel verso obbligato.
Oggi mi ritrovo come se
la patente fosse scaduta
in contromano nel senso inverso
appiattito e con il desiderio
di scomparire nel sottosuolo.
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Venezia
domenica 19 ottobre 2014
Ego(foto)grafia
Fotografia tratta dalla Mostra presso l'Officina dell'Arte Spirituale nell'Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, Ethiopia, Spiritual Imprints dell'artista greca Lizy Manola.

Fotografia da un mio viaggio in Etiopia
Viaggiare non basta c'è un bisogno ulteriore,moderno, a volte invadente, quello di fotografare.
Ma non basta ancora, c'è il piacere del confronto
nell'osservare le differenze, tenendo a bada l'ego,
del sentire e del vedere tra persone che condividono
le stesse passioni e sentono il bisogno di manifestarle.
Purtroppo capita spesso che se i soggetti ripresi
sono i medesimi questi svaniscono tra le
inevitabili discussioni estetiche, tecnologiche,
solitamente tautologiche.
giovedì 16 ottobre 2014
Cazzo
Rifugio Venezia - Dolomiti
"Cazzo sono un idiotaTratto dalla canzone "Idiota" di Daniele Silvestri
ma come ho fatto a non accorgermi prima
dovevo proprio avere gli occhi bendati
per non vedere tutti i giorni passati, sprecati, buttati
consacrati al niente
a quel continuo trastullarsi della mente
escogitando ogni nuovo espediente
per ripromettermi sempre la mattina seguente
la stessa carota"
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Montagne
domenica 12 ottobre 2014
GoodBy
Loc. Moranzani - Venezia
Non leggo più nessun giornale.
Non è un vanto... anzi!
L'amore è svanito lentamente,
consumato nella ripetizione,
corroso dal cinismo pre senile,
evaporato nella banalità.
Oggi ho tentato quello che solo
a Dio riesce......la resurrezione.
A piedi con calma sono uscito
per acquistare quel mazzo di carta,
uno di quelli importanti, autorevoli.
Alla fine mi sono sentito triste
sulla sedia stavamo uccidendo la Speranza.
A piedi con affanno sono corso fuori
per ritrovare un po' di pace salutando il sole.
Che il "ki" "Ch'i" "Ruach" "Pneuma" "Ruh" "Prana" sia con NOI!
Non leggo più nessun giornale.
Non è un vanto... anzi!
L'amore è svanito lentamente,
consumato nella ripetizione,
corroso dal cinismo pre senile,
evaporato nella banalità.
Oggi ho tentato quello che solo
a Dio riesce......la resurrezione.
A piedi con calma sono uscito
per acquistare quel mazzo di carta,
uno di quelli importanti, autorevoli.
Alla fine mi sono sentito triste
sulla sedia stavamo uccidendo la Speranza.
A piedi con affanno sono corso fuori
per ritrovare un po' di pace salutando il sole.
domenica 28 settembre 2014
PeterP
Murales al Vega2 - Venezia
Mi accusi? Di cosa?
Rinfacci parole che non ho mai pronunciato
Credi che il mio sorridere abbia chissà quali significati?
Ho vissuto con te ma tu vorresti per te.
Osserva il mondo, concentrati sulla vita!
Nulla ha importanza, nulla ha valore assoluto.
Il mio pavoneggiare mi è stato imposto
Se vuoi possiamo ancora sorridere assieme
oppure puoi voltarmi le spalle e andartene.
Non offenderti ma per me non c'è differenza.
Mi accusi? Di cosa?
Rinfacci parole che non ho mai pronunciato
Credi che il mio sorridere abbia chissà quali significati?
Ho vissuto con te ma tu vorresti per te.
Osserva il mondo, concentrati sulla vita!
Nulla ha importanza, nulla ha valore assoluto.
Il mio pavoneggiare mi è stato imposto
Se vuoi possiamo ancora sorridere assieme
oppure puoi voltarmi le spalle e andartene.
Non offenderti ma per me non c'è differenza.
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Porto Marghera
lunedì 15 settembre 2014
Graff(ister)itismo
Venezia - Campo Saffa
Cosa avrei fotografato se non ci fosse stato l'atto vandalico?
Cosa avrei fotografato se non ci fosse stato l'atto vandalico?
Dovrei forse sentirmi complice e accusato di favoreggiamento?
Se fossi un sociologo potrei addire di aver raccolto materiale
per il mio prossimo libro in pubblicazione oppure
se giornalista potrei addurre moventi economici,
culturali, psicologici sull'utilizzo dello spray.
Sinceramente puntando il mio medium tecnologico
mi vergogno di meno nell'andare a zonzo pigramente.
domenica 7 settembre 2014
Privacy
Finestra aperta a Venezia
A quale antropologica teoria sottostiamo
osservandoci nella segreta intenzione di
rubare quel qualcosa intangibile
che nell'uguaglianza ci rende diversi?
Siamo schiavi di quale necessità dell'animo
quando imbrigliando la realtà scagliamo
tecno frecce silicee verso un nostro simile?
Scodinzolo solitario cercando le risposte.
Osservato, osservando e
osservando chi osserva.
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Venezia
giovedì 28 agosto 2014
domenica 17 agosto 2014
venerdì 15 agosto 2014
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