Costruzione destinata all'allevamento degli umani e costituita da un complesso di piccoli vani, ciascuno dei quali può contenere uno o due individui, ricavati sia nello spessore dei muri, come avviene in molte ultramoderne costruzioni urbane, sia in appositi quartieri, che prendono spesso l’aspetto di enormi torri isolate o innestate su superfici d'asfalto in complessi di edifici simili; i vani (scodelle di cemento rivestite di sintetico) occupano le pareti interne di un unico ambiente senza finestre e in comunicazione con l’esterno attraverso piccole aperture per il passaggio degli esseri ricurvi, grigi e tristi.
Liberamente tratto da Vocabolario Treccani alla voce "Colombaia"