mercoledì 21 ottobre 2015

Sfumature

Sul cammino di San'Antonio - Padova
naturadigit@gmail.com
Se non fosse per la diversa gradazione del medesimo colore
non avrei rallentato, non avrei osservato, non avrei capito.
Due essenze straniere il bambù ed il salice entrambi flessibili
entrambe straniere che si dividono l'acqua ed il respiro. 
Le lunghe fronde del salice accarezzano le lame robuste del bambù
in una danza, un breve momento di brezza occasionale
io.....fermo immobile..... percepisco una musica. 


lunedì 24 agosto 2015

Nubi

Piccole Dolomiti - Vicenza
Le nubi scendono
da dove non si sa
accarezzano rilievi, alberi e scimmie
Le nubi limitano la vista
imbrogliano, illudono
e le scimmie si perdono
Le nubi bagnano
intristiscono, malinconiche
e le scimmie piangono.
Le nubi se ne andranno
sulle creste più in là
e le scimmie le ricorderanno.

sabato 22 agosto 2015

E(x)(s)tetica

Palazzo Pisani - Venezia
La bellezza sgangherata
L'estetica della linea zoppa
Le crepe conducono 
nell'erba che
profana le fessure 
allargando sgretolati marmi.
Sbiadiscono gli affreschi
graffiati da muffa e muschio.
Maschi incontinenti
elargiscono olezzi.
Voci e grida eruttati
d'intercalati affanculo.

sabato 15 agosto 2015

Urlodagosto

Gatto Metropolitano
Questi sono giorni esistenziali essenziali.
Sono tra il continuo fluire insensato 
segmenti estrapolati densi di senso.
Appare naturale, limpida, banale
la considerazione che oggi è sufficiente,
per una momentanea e salubre vacanza
dagli altri, rimanere immobili 
accollando ai più (felici di  farlo) 
la fatica di allontanarsi. 

domenica 9 agosto 2015

GIRA_SOLE

VENEZIA
Ho l'impressione che le lenti a contatto 
si siano fuse con la mia cornea. 
Quattro decine di gradi cuociono
piedi e gambe e spalle.
Ogni pensiero razionale evapora
verso una luce lattiginosa che mi avvolge.
Assomiglio allo stufato che inizia ad attecchire 
annerendo alla pentola.
Ma sono intestardito!
Voglio risolvere un importante dilemma!
I girasoli inseguono il sole?

domenica 2 agosto 2015

Pesce

Venezia
Ma se Venezia è un pesce
di quale specie stiamo parlando?
Un' orata modaiola?
Un branzino palestrato?
Un smilza sardina?
Un tondo rombo?
Uno scorfano segnato?
Una sporca seppia?
Oppure una poco probabile gonfia 
balena che ha ingurgitato tanti pinocchi
che non vorrei mai salvare.

giovedì 9 luglio 2015

Epilogo

Dolomiti Venete
Tutto questo veniva dal fatto di avere vissuto troppo a lungo,
penso Jenkins, ...di avere vissuto troppo a lungo, senza 
riuscire mai a dimenticare. Sarebbe stata quella la parte più
difficile e più dura: lui non avrebbe mai potuto dimenticare.
Si volse, allora, e usci di nuovo dalla porta, e attraversò
la veranda. Andrew lo stava aspettando, ai piedi della scaletta
che conduceva lassù, al portello dell'astronave e ai
nuovi e strani mondi che l'astronave avrebbe toccato.
Jenkins cercò di dire addio, ma non riuscì a dire addio.
Se almeno potessi piangere, pensò. Ma i robot non 
possono piangere
da City di Clifford S. Simak

domenica 5 luglio 2015

Massiccio di Cima d'Asta (TN)
Avrei bramato il cocuzzolo
Delle tue saette riempito i polmoni
Inzuppato cappelli e grandine
Deriso le tue inutili grida d'aria
Ignorato i tonfi e gli echi e le pietre
Disperata, nell'evitare lo stupro
Possedendoti avreiesausto,
sulla tua liscia pendenza,
finalmente appagato
l'insaziabile
narcisistica
sete.



giovedì 2 luglio 2015

FotoNo

Feltre (BL)
Abbandono, incuria, muffa.
Eppure la bellezza rimane.
L'armonia della nostalgia!
E' questa ricerca che alimenta
la sempre più debole passione
per la fotografia.
Combatto debolmente
una battaglia contro il
forte desiderio
di uscire senza pellicola, 
senza batterie,
ed infine senza nulla.

lunedì 8 giugno 2015

T(i)(re)more

Dolomiti Venete

Che delusione deve essere stata 
per quel coraggioso uomo che
decise di raggiungere la cima 
alla ricerca del corrucciato Dio.
Stanco, sudato, assetato, 
avvolto da una gelida aria.
Laggiù al suo villaggio 
cosa avrebbe raccontato?
Che sul' altissimo sasso
regnava un beato silenzio!

mercoledì 6 maggio 2015

Esplorazioni

Parco Tecnologico Vega - Venezia

Ebbi un sogno 
che non era com­ple­ta­mente un sogno.
Il sole radioso si era spento, e le stelle
vagavano oscu­ran­dosi nello spazio eterno,
disperse e prive di raggi, e la terra coperta di ghiacci
inte­ne­bran­dosi ruotava cieca nell’aria senza luce;
il mattino venne e svanì, ritornò senza portare il giorno,
e nel terrore di questa desolazione gli uomini obliarono
le loro passioni; e ogni cuore
gelò in un’egoista preghiera di luce......

da "L'Oscurità" di George Gordon Lord Byron (visse a Mira nel 1827)

lunedì 27 aprile 2015

ArtMeteo

Colli Berici 
Sono del parere che alcuni soggetti fotografici
abbiano una vita artistica propria.
Potrebbero essere ammirati come si osserva
un'opera artistica in una galleria o in un museo.
Adoro contemplare quel grande artista
che è il tempo, l'uso sapiente del sole, 
dell'acqua, del vento, del gelo e della forza di gravita 
che giorno dopo giorno 
abbatte l'effimero costruire umano per esporre, 
con grande sapienza, la caducità della vita.

martedì 14 aprile 2015

Scrostando

Delta del Po
Ci fu qualcuno che pianto' un albero
Altri lo tagliarono quando fu grande e grosso
Ci furono fabbri che forgiarono il chiodo
Altri che dovettero toglierlo arrugginito
Ci furono alchimisti che inventarono i colori
Altri che grattarono le croste oramai sbiadite 
Ci furono giorni di mare vivace e gioioso
Altri dove tutto si arenò nell'immobilità
Ecco il racconto di un pezzo di tavola
insabbiato nella spiaccia deserta.

mercoledì 8 aprile 2015

Appiccicaticcio

Delta del Po
Qualcosa con il tempo se ne va,
altre volte c'è bisogno di un solvente
aggressivo, come una tragedia, 
un trauma, una malattia.
La felicità è altrettanto efficace
ma più difficile da reperire.
Quando le croste si mescolano con l'anima 
allora tra queste trasparenze
si intravede il capolavoro che ognuno
è stato in grado di fare con la propria esistenza.

sabato 21 febbraio 2015

FS_Oriago

Oriago di Mira - Stazione 
Passo del tempo seduto sulla panchina.
Il vento di treni superbi incuranti di questa snobbata sosta
Scorrono acquari abitati da pesci lessi.
L'erba cresce tra i binari. 
La nebbia allarga croste di muro
Odore pungente di ozono, surrogato del fulmine
generato dal pantografo costretto a sfregare senza sosta l'anima. 
Un incessante alternarsi di quiete e velocità
di silenzio e fracasso per l'eternità del mio istante.

martedì 20 gennaio 2015

Nebbioso

Oriago di Mira VE

...e se è vero che guardare solo alle punte delle proprie scarpe può condurre il naso a sbattere contro il palo e altresì probabile che guardando dritti avanti  e con la mente troppo alta può condurre nuovamente il naso per terra inciampando.
Ecco che la nebbia con quel vedere limitato riconduce alla giusta inclinazione.
Vedo ma non troppo, quel tanto che basta per procedere. 
Lentamente tutto si svela, all'inizio con contorni sfumati in bianco e nero e poi incoraggiati da qualche altro passo in avanti, in modo più definito. 
Ma le tinte come le emozioni rimangono sempre velate forse sbiadite un po' dismesse. 
Ed è questa caratteristica che mi fa amare la mia nebbia.

sabato 17 gennaio 2015

Nottambuli

Tuscia Viterbese
Il Giorno - Lo sai che esiste la luce?
La notte - Cosa intendi? Quella del sole?
Il Giorno - Si quella che scalda e acceca
La Notte - Mai vista!
Forse nelle ore in qui io vivo non c'è.
Di vedere la punta del mio naso mi basta
oltre
non c'è nulla che mi interessi.
Il Giorno  - Mi sembra una stupidaggine
La Notte - E la tua ossessione per la luce?
Ti consideri più saggio di me?
Il Giorno - Hai ragione, mia buona amica.
Nell'aurore e nel crepuscolo
ci racconteremo ognuno del suo mondo.

lunedì 12 gennaio 2015

Pozzi

Bagnaia - Tuscia Viterbese
Isaura, città dai mille pozzi, si presume sorga sopra
un profondo lago sotterraneo. Dappertutto dove
gli abitanti scavando nella terra lunghi buchi vertti-
cali sono riusciti a tirar su dell'acqua, fin là e non
oltre si è estesa la città: il suo perimetro verdeg-
giante ripete quello delle rive buie de lago sepolto,
un paesaggio invisibile condiziona quello visibile,
tutto ciò che si muove al sole é spinto dall'onda
che batte chiusa sotto il cielo calcareo della roccia.
da Le città invisibili di Italo Calvino

sabato 10 gennaio 2015

Pontificio

Bagnaia Viterbo
Avevo bisogno di riempire i mie occhi
di altri luoghi di altre Italie che per
storia hanno architetture diverse.
Con l'età amo meravigliarmi 
delle Nostre differenze. 
Non provo più quell' adolescente
superiorità e silenzioso mi gusto 
il bel grigio della pietra di peperino.

martedì 6 gennaio 2015

Finizio

Tuscia Viterbese
e con oggi ho finito le vacanze natalizie
ucciso definitivamente il 2014 
ascolto i vagiti del neonato anno.
Due settimane trascorse 
seppellendo ricordi,  
castrando fantasie future.
Per la prima volta
erto sulla prua,
incurante del mare grosso
mi godo 
lo schiaffeggio dell'esistenza.